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I.C. "Lucio Fontana"

Largo Castelseprio, 9 – 00188 – ROMA

Tra le attività programmate dall’I.C. Lucio Fontana nell’ambito del progetto “Scuole Aperte il pomeriggio a. s. 2022-2023”, nel secondo quadrimestre si sono svolti due laboratori di fabbricazione digitale, dal 2 marzo al 25 maggio, destinati agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado.
Gli iscritti sono stati suddivisi in due turni, a seconda delle sezioni di appartenenza (gruppo I: sezioni D, E, F, G; gruppo II: sezioni A, B, C, H), e hanno seguito i laboratori con cadenza quindicinale.
La Prof.ssa Manuela Pattarini e la Dott.ssa Martina Sferrazza hanno guidato gli alunni in un percorso creativo, volto alla realizzazione di lavori multidisciplinari, destinati alla discussione finale dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
La finalità dei laboratori è stata, in particolare, quella di potenziare la capacità progettuale e le competenze dell’“imparare ad imparare” e dello “spirito di iniziativa”, attraverso le discipline STEAM (*), il metodo del tinkering (**), l’apprendimento collaborativo e il peer tutoring (***), già sperimentati dagli alunni nelle attività didattiche curriculari.
Per agevolare collaborazioni spontanee ed efficaci e per incrementare stimoli e dinamiche nuovi, i partecipanti sono stati raggruppati secondo interessi comuni, scaturiti in un primo brainstorming, senza considerare le classi di appartenenza e privilegiando, anzi, la formazione di gruppi di lavoro misti.
In entrambi i turni, la prima lezione è stata dunque incentrata sulla definizione dei raggruppamenti e dei temi da sviluppare. Le scelte di questi ultimi sono state indirizzate il più possibile verso argomenti trasversali a più discipline, spaziando tra Scienze, Storia, Arte, Letteratura, Musica e Tecnologia.
In particolare si elencano di seguito i lavori realizzati dai partecipanti:

GRUPPO 1:
– planisfero su periodi/eventi storici;
– mappa d’Europa sui movimenti artistico/letterari e musicali;
– rappresentazioni/modelli del DNA e del cervello, con specifica delle diverse aree;
– rappresentazione/modello delle eclissi.

GRUPPO 2:
– modello di neurone, con simulazione dell’impulso nervoso;
– linea del tempo (su diversi periodi/eventi storici);
– planisfero su periodi/eventi storici;
– lampada artistica sul tema delle discriminazioni.

Per tutti i lavori gli alunni hanno inoltre creato dei siti web, ai quali si potesse essere direzionati tramite dei QR code presenti sui prodotti finali.

Sintesi del percorso
Una volta appurati i temi, ciascun gruppo è stato accompagnato dalle docenti nel percorso progettuale, molto diverso a seconda del prodotto sviluppato.
Per tutti i lavori è stato necessario l’utilizzo di Software specifici (Illustrator, Cricut Design Space, Silhouette Studio, RDWorks, Google Sites, Tinkercad, Arduino IDE…), che sono stati insegnati agli studenti, così da metterli in grado di procedere nel lavoro anche in autonomia e al di fuori dei giorni di laboratorio.
Durante le fasi di realizzazione, alcuni gruppi hanno modificato o semplificato il prodotto inizialmente immaginato, per superare ostacoli o imprevisti che si sono di volta in volta presentati o semplicemente per riuscire a completare il lavoro nei tempi a disposizione, altri gruppi hanno invece aumentato il livello di complessità dei propri manufatti, facendosi coinvolgere in modo esponenziale durante lo svolgimento delle attività. Le docenti hanno supportato il percorso dei partecipanti, intervenendo il minimo indispensabile sulle decisioni dei team, per agevolare lo sviluppo di processi mentali autonomi e facilitare gli stimoli tipici della “peer education”.
Tutti gli alunni hanno infine presentato il proprio lavoro in sede d’esame, durante la discussione orale, utilizzandolo come argomento di partenza per il colloquio multidisciplinare o collegandolo ad altre tematiche precedentemente affrontate nello stesso.

 

SITI WEB:

gruppo Eclissi: LINK
gruppo Cervello e DNA: LINK
gruppo Arte, Musica e Letteratura: LINK
gruppo Storia 1: LINK
gruppo Storia 2: LINK
gruppo Sistema nervoso: LINK
gruppo Linea del tempo: LINK
gruppo Discriminazioni: LINK

Note:

(*) Acronimo che deriva dalle parole inglesi Science, Technology, Engineering, Art and Mathematics (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica). Descrive uno sviluppo del metodo STEM (Science, Technology, Engineering  and Mathematics), nato negli USA con l’obiettivo di avvicinare gli studenti di ogni provenienza sociale alle discipline matematiche e scientifiche.

(**) Termine inglese che deriva dal verbo “to tinker”, che significa “armeggiare” o “provare ad aggiustare qualcosa”. Indica un metodo d’insegnamento con una forte connotazione manuale e un approccio basato su tentativi ed errori (“imparar facendo”).

(***) Attività didattica tra pari, nella quale gli studenti, forniscono aiuto e sostegno all’apprendimento di altri, guidandoli nello svolgimento di un compito o nell’apprendimento di un  concetto.

4 Agosto, 2023

Pubblicato in: Didattica, In primo piano

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Condividiamo alcuni video montati dalla professoressa Sara Mancusi e che ritraggono alcuni momenti importanti di questo anno scolastico vissuto alla scuola Secondaria di I grado.

Open Day 17 dicembre https://youtu.be/DXxe3NWN0nw

No al bullismo! https://youtu.be/60n1X0Jq9Fo

progetti di scienze:
– lo strano caso della cellula X (classe 1D) https://youtu.be/F0QoBoZE7Ec
– studiando il DNA (classe 3G) https://youtu.be/C3a_n2aRYJA

27 Giugno, 2023

Pubblicato in: Didattica, News


Laboratori delle emozioni al FABLabaro

Tra le attività previste dall’I. C. Lucio Fontana, nell’ambito del progetto “Scuole Aperte il pomeriggio a. s. 2022-2023”, nel primo quadrimestre si sono svolti due laboratori di fabbricazione digitale, incentrati sulle emozioni e destinati agli alunni delle classi quinte di ciascun plesso di primaria della scuola.
Gli iscritti sono stati suddivisi in due turni, a seconda dei plessi di appartenenza (turno I: Brembio e Grottarossa; turno II: Castelseprio), e hanno seguito i laboratori con cadenza quindicinale.

La dott.ssa Martina Sferrazza e la prof.ssa Manuela Pattarini hanno guidato gli alunni in un percorso creativo volto all’approfondimento della conoscenza delle emozioni e alla loro rappresentazione.
La finalità dei laboratori era, in particolare, quella di far riflettere gli alunni sulle proprie emozioni e su come queste possano talvolta cambiare in modo repentino. Si voleva in tal modo aumentare in loro la consapevolezza di quel che sentono di momento in momento e di cosa possa causarne cambiamenti, in positivo o in negativo (i partecipanti hanno tenuto un diario delle emozioni, finalizzato a questo). Per molto tempo questi ragazzi hanno visto, intorno a loro, volti parzialmente nascosti da mascherine, vivendo quotidianamente la difficoltà di percepire correttamente l’emozione provata dai compagni e da chi incontravano ed avendo rarissime possibilità di esperire scambi emozionali non verbali con gli altri. Si è voluto approfondire e dar voce alla parte emotiva di ciascuno di noi, affrontando l’argomento in modo ludico e creativo.

In entrambi i turni, le prime lezioni sono state incentrate sul riconoscimento delle emozioni stesse e degli elementi fondamentali per la loro rappresentazione e si è rilevato come i medesimi elementi, se opportunamente disegnati, possano talvolta descrivere emozioni opposte (si pensi ad un sorriso che, se capovolto, diventa un broncio o ad occhi socchiusi in una risata che, se ribaltati, possono rappresentare occhi chiusi nel sonno).

Con i laboratori svolti nel FABLabaro, gli alunni hanno creato un gioco educativo alla maniera del munariano “+ e -” (per chi non lo conoscesse e volesse approfondire, si inserisce il link che rimanda al sito della casa editrice Corraini: LINK). In particolare, in “+ e -”, Bruno Munari inserisce 48 carte trasparenti, ciascuna con una specifica immagine, che possono creare rappresentazioni diverse, giocando con le loro sovrapposizioni. I ragazzi hanno concretamente utilizzato questo gioco e sono stati rapiti dalla sua flessibilità, che consentiva loro di avere disegni ogni volta nuovi e rispondenti alla sensibilità ed al gusto di chi li realizzava. Si sono entusiasmati quindi all’idea di creare qualcosa di simile, prendendo tale attività molto sul serio, pur divertendosi nel contesto informale del Fab Lab.

Quale è stato il percorso?
Una volta appurati i fattori caratterizzanti l’espressione delle emozioni (occhi, bocca, sopracciglia), i ragazzi sono stati invitati individualmente a rappresentarne una a loro scelta, che gli altri partecipanti al laboratorio dovevano riconoscere solo vedendo il disegno. Tale attività è stata fondamentale per poter suddividere la classe in sottogruppi, in base agli stili di rappresentazione.

I piccoli gruppi, di quattro o cinque alunni, hanno poi definito il proprio tratto espressivo caratteristico, si sono dati un nome e hanno iniziato a disegnare i loro 15 elementi distintivi (bocche, occhi, sopracciglia e accessori). Questi disegni sono stati successivamente vettorializzati dalle docenti, per produrne sticker, che gli alunni hanno attaccato a fogli di acetato trasparente, da utilizzare, come nel gioco di Munari, per rappresentare volti ed emozioni differenti, in base a quali e come si decide di sovrapporli. Fra i 15 elementi disegnati, i gruppi sono stati poi invitati a selezionare solo quelli che a loro giudizio fossero i più rappresentativi, per realizzarne dei timbri.

Una volta terminate le attività creative, gli alunni sono stati coinvolti nella preparazione di una mostra e alcuni di loro hanno prodotto una presentazione digitale (PRESENTAZIONE GRUPPO 1 e PRESENTAZIONE GRUPPO 2), per spiegare il percorso seguito, le attività svolte nei vari incontri del laboratorio di fabbricazione digitale ed il funzionamento delle macchine utilizzate per realizzare i lavori. Nell’ultima parte dell’ultima lezione di ciascun turno si è dunque tenuta una piccola mostra, a cura dei partecipanti, nella quale i giovani progettisti hanno illustrato i loro prodotti ai propri genitori.

7 Marzo, 2023

Pubblicato in: Didattica, In primo piano

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Lo chiamiamo “fermo didattico”, ma non stiamo fermi per niente!

Da alcuni anni, dopo la chiusura del primo quadrimestre, la scuola secondaria dedica una settimana ad attività di recupero, di potenziamento, al ripasso cooperativo, al gioco, ai progetti.

Quest’anno il fermo didattico si è svolto dal 6 al 10 febbraio e il programma è stato particolarmente ricco, e ha visto l’istituto coinvolto tra l’altro in:

 – “DRUM CIRCLE”, dalla musica d’insieme (con percussioni) un’esperienza di ascolto reciproco e costruzione di armonia,

 – “L’AUTORE IN CLASSE: DANTE ITINERANTE”, attività che ha coinvolto le classi seconde,

 – “ORTO DIDATTICO”, prendersi cura degli spazi verdi della scuola per imparare e stare insieme in modo diverso (1A, 1D, 2D).

Numerose inoltre le attività ludiche, cooperative, di approfondimento, recupero e potenziamento promosse dai singoli docenti nelle classi.

 

13 Febbraio, 2023

Pubblicato in: Didattica, In primo piano

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